Visioni lancinanti
Vacui sguardi
aurore attese
su gelidi laghi
bianco il colore
acceso il riflesso
arancio il succo
del tuo mondo
Iperborea
distesa errante
boschi d’acciaio
e neon
e fragili dita
Palmi
Oggetti
Visioni lancinanti
Ed il suono
Hai vomitato
tanta bava
e convulsioni
sulle mattonelle
della luna
Nitida e pulita
metamorfosi
del mattino
Allo specchio
la tua pelle
luccica, luccica
La luna è finita
in pochi istanti
una lamina d’oro
e schegge roventi
nei castelli trasparenti
la nebbia
aveva dileguato
la roccia che scende
È la fine
ossa della luna
è una storia da spedire altrove
Ma cazzo
come siamo finiti qui dentro
Maledetta bestiaccia
dallo sguardo implorante
il mattino è un graffio
di libertà
Testo / Musica: Mario vari
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